PAL-V: LA MACCHINA VOLANTE

PH-PAV macchina volante ali ripiegate

Al Motor Show di Ginevra si espongono diversi auto-velivoli per sollevare i passeggeri dal traffico sfruttando le autostrade del cielo.

La storia di PH-PAV nasce da un sogno che coincide con la vecchia aspirazione dell’uomo di volare. John Bakker, co-fondatore della PAL-V, nel 1999 iniziò a pensare che fosse scomodo recarsi in aeroporto con la macchina, lasciarla alla partenza per atterrare in luoghi distanti dalla meta con noleggio di un’altra vettura per arrivare finalmente a destinazione. L’idea era quella di volare con la propria auto gestendosi le trasferte.

Doppia modalità per il PAL-V Liberty
(c) PAL-V

L’Olanda è una piccola nazione, ma è ricca d’imprenditori che investono con l’aiuto di una ridotta imposizione fiscale. Bakker ha condiviso la sua visione con istituti di ricerca ed università creando nel 2001 la PAL-V International B.V. con lo scopo di progettare un velivolo capace di andare su strada. Negli anni, l’azienda ha registrato brevetti importanti come il DVC tilting focalizzandosi sul principio di funzionamento del giroplano. Questo tipo di aeromobile, detta anche autogiro, si differenzia dall’elicottero per l’affidabilità del rotore non collegato ad un motore, ma mosso dal flusso d’aria che mantiene una condizione di autorotazione.

Parte retro del giroplano PAL-V

Il PAL-V Liberty non va in stallo grazie alle proprietà del giroplano. L’autorotazione genera una spinta che permette di atterrare in caso di avaria anche senza propulsione motrice, ma per maggior tranquillità sono stati installati due motori.

La sicurezza è stata incrementata applicando la metodologia HEPC (Human Error Proactive Counteraction) che analizza una lista di probabili errori in cui incorre un pilota simulando con modelli le manovre pericolose per prevedere meccanismi di tutela.

Partendo dal giroplano si è poi passati a risolvere le più grandi sfide di una macchina volante: gli ingombri delle pale che devono richiudersi senza dare problemi di aerodinamica nella modalità auto, la stabilità che in volo è data dall’alto centro di gravità e dall’adozione di tre ruote per affrontare meglio le correnti al momento di toccare terra, mentre nelle auto il mantenimento dell’assetto è assicurato dalle quattro ruote e da un basso centro di gravità. Il paradosso è stato risolto con lo Stabilizzatore Dinamico in Curva (DCS).

PAL-V stand Ginevra 2018

La concretezza olandese ha dirottato circa il 50% degli investimenti nel conformare il PAL-V Liberty alle vigenti normative con test e documentazioni che rispondono ai rigorosi standard richiesti da EASA (European Aviation Safety Agency) e FAA (Federal Aviation Administration)  adottando anche la tecnologia HITS (Highway In The Sky) progettata dalla NASA che mostra sullo schermo, in tempo reale, mappe 3D delle possibili rotte, chiamate autostrade del cielo.

I ricercatori PAL-V sono critici nei confronti del trasporto di passeggeri su droni che dipendono da rotori alimentati in modo ancora inefficiente con conseguente limitazione delle percorrenze, ma soprattutto sottolineano come il giroplano, in caso di un malfunzionamento ai motori, atterri senza alimentazione mentre il drone è destinato a precipitare ed a basse altitudini i paracaduti non funzionano.

Il PAL-V non decolla ovunque perché non sarebbe sicuro e creerebbe rumori fastidiosi, ma i proprietari possono accedere in uno dei numerosi aerodromi diffusi in maniera capillare in tutte le nazioni. I conducenti devono avere la patente ed il brevetto LAPL (Licenza di Pilota di Aeromobili Leggeri) o PPL (Licenza di Pilota Privato).

PAL-V vista interni

Nello stand al Salone di Ginevra, dall’al 18 marzo, durante la giornata di presentazione alla stampa si è visto il capo ingegnere Mike Stekelenburg girare ripetutamente intorno alla sua creatura controllando ogni minimo dettaglio, come se dovesse volare. Stekelenburg ha lavorato a diversi prodotti per Philips Electronics e FEI Company ed è consapevole delle aspettative legate ad un’innovazione che rompe gli schemi.

La parte ingegneristica è olandese, ma il design è italiano con linee esterne allungate per ridurre la resistenza all’aria ed interni essenziali, ma eleganti con sedili in pelle e strumentazione delle migliori marche. Lo spazio dei bagagli è contenuto per ospitare 20kg a vantaggio dell’autonomia di volo di 400/500 km, a seconda delle condizioni meteo, con la versione auto che percorre oltre 1200 km grazie al serbatoio da 100 litri. La velocità massima in aria è di 180 km/h con velocità standard di 140 km/h, mentre a terra si toccano i 160 km/h.

La libertà ha un prezzo. Il PAL-V Liberty Pioneer Edition costa 499.000 euro, tasse escluse che scendono a 299.000 euro per il Liberty Sport Edition. La consegna dei primi modelli è prevista nel 2019.

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