UN BROCCOLO DA 3.2 GIGAPIXEL

Cavolo romanesco prima foto 3.200-megapixel LSST Cerro Pachón Cile

Pubblicate le fotografie scattate con il primo sensore al mondo da 3.200 megapixel destinato a produrre un catalogo di migliaia d’immagini del cielo visibile dall’osservatorio Vera C. Rubin in Cile.

Il broccolo romanesco è una meraviglia della natura. Le sue inflorescenze verdi sviluppano frattali a piramide che non sono solo commestibili, ma anche decorative tanto da adornare aiuole e giardini.

Se aveste una nuova fotocamera con una capacità enorme di dettaglio, quale soggetto riprendereste per provarla? Gli scienziati dello SLAC National Accelerator Laboratory con sede a Menlo Park, nell’area metropolitana della baia di San Francisco in California, hanno scelto un romanesco per la varietà della struttura adatta ad un accurato test del maggiore insieme di sensori mai realizzato, riservato alla LSST camera.

Large Synoptic Survey Telescope

Il Large Synoptic Survey Telescope è un telescopio riflettore, in fase di costruzione sul Cerro Pachón, una montagna alta 2682 metri, in Cile. Il progetto ha lo scopo di fornire la più vasta, veloce ed approfondita mappa del cielo del sud. Si stimano 500 petabyte d’immagini e data utili per cercare risposte sull’evoluzione dell’universo, con un particolare focus sulla comprensione della materia oscura, sul sistema solare e sulla formazione e composizione della Via Lattea.

Vera Cooper Rubin

L’osservatorio è dedicato all’astronoma americana Vera Cooper Rubin (1928-2016) famosa per gli studi sulle orbite stellari nelle galassie a spirale con l’ipotesi della presenza di materia oscura nelle zone periferiche. Una scoperta per la quale avrebbe meritato il Nobel.

Componenti fotocamera LSST

Nei laboratori statunitensi dello SLAC si sta lavorando per completare la gigantesca camera fotografica che entro il 2020 dovrebbe includere lenti, otturatore e filtri.

I 189 sensori della camera LSST

Attualmente ci sono voluti sei mesi per assemblare la matrice di 189 sensori, simili a quelli dei moderni apparecchi ma più sofisticati, contenuti insieme all’elettronica in due differenti tipi di unità chiamate “raft”. Le prime sono 21 celle quadrate, composte da 9 sensori ognuna, destinate alle riprese mentre 4 slot addizionali, ciascuno con tre sensori, servono per il fuoco e la sincronizzazione del telescopio con la rotazione terrestre.

L’alloggiamento e le connessioni sono stati momenti critici per le distanze ravvicinate pari allo spessore di 5 capelli umani. Eventuali errori potevano provocare ricadute economiche visto il costo di 3 milioni di dollari ad unità.

Il test delle prime foto ha permesso di validare lo strumento. L’output è talmente grande che servirebbero 378 schermi televisivi 4k per trasmettere la risoluzione originale e la definizione è in grado di mostrare una pallina da golf alla distanza di 24km.

Risoluazione LSST con array sensori 3200 megapixel

Se pensate che gestire i formati 4k, 6k ed 8k sia problematico, immaginate la capacità di memoria necessaria per trattare foto da 3.2 gigapixel! I software rappresentano una delle sfide più impegnative dovendo elaborare ogni notte 20 terabyte di data. Fra i maggiori finanziatori del progetto spiccano i nomi dei miliardari Charles e Lisa Simonyi (Charles Simonyi è un informatico che ha contribuito ad alcuni importanti programmi di Microsoft, ndr) con 20 milioni di dollari ed il fondatore di MicrosoftBill Gates, con 10 milioni di dollari.

La costruzione dell’osservatorio è iniziata nel 2015 con operatività prevista dal 2023. La produzione del catalogo d’immagini avrà una durata di 10 anni. In questo periodo LSST riprenderà 20 bilioni di galassie creando un time-lapse del cielo. Quando la tecnologia è spettacolo!

RIPRODUZIONE RISERVATA – © 2020 SHOWTECHIES

Immagini: RUBIN OBSERVATORY –  SLAC NATIONAL ACCELERATOR LABORATORY (Jacqueline Orrell)

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