Pubblicate le fotografie di un concorso annuale riservato alla Via Lattea inquadrata sullo sfondo di paesaggi di diverse nazioni, fra cui Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Italia, Grecia, Iran.
Gli astronomi chiamano la nostra galassia con il nome dato dagli antichi alla scia biancastra ben visibile nel cielo notturno. La Via Lattea ingloba il Sole ed almeno 200 miliardi di stelle, pianeti, nebulose che offrono un maestoso soggetto ai fotografi di tutto il mondo, soprattutto fra maggio e giugno.
L’arco della Via Lattea è protagonista nello scatto di Larryn Rae dal Fanthams Peak del Monte Taranaki in Nuova Zelanda e nella foto di Daniel Thomas Gum a Mungo, nello stato del Nuovo Galles del Sud in Australia.
Constantine Themelis ha catturato l’arco dall’Osservatorio di Helmos, in Grecia, mentre Kelly Teich ha colto l’allineamento verticale da Mammoth Lakes, in California.
La tranquilla cittadina è circondata dalle montagne della Sierra Nevada, un luogo che permette una particolare vista fra i picchi.
Stefano Pellegrini ha ripreso la Via Lattea sullo sfondo delle Dolomiti, da Cadini di Misurina. Lo scatto è stato realizzato a maggio dopo che il primo disgelo ha consentito di salire ad Auronzo di Cadore a piedi invece che sulla motoslitta.
Lo scenario cambia totalmente con Mohammad Hayati dal Golfo Persico, in Iran dove la Via Lattea si completa con la scenografia rocciosa della provincia di Hormozgan in una notte di primavera.
Christine Kenyon è l’autrice di “Notti navajo” da Bisti Badlands in Nuovo Messico, negli Stati Uniti. La bellezza di quest’antico paesaggio è composto con due scatti distinti fra le rocce in primo piano e la lunga esposizione per il cielo.
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Foto: (c) Autori citati per Milky Way Photographer of the Year – Le immagini sono coperte da copyright. E’ vietata la riproduzione senza l’autorizzazione scritta degli organizzatori del Concorso.
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