Il cielo dà spettacolo con la grande congiunzione di Giove e Saturno.
Nel gennaio del 1610, Galileo Galilei osservò per la prima volta le quattro grandi lune di Giove, Io, Europa, Ganimede e Callisto, dedicandole ai Medici. Nello stesso tempo scoprì un ovale intorno a Saturno che si rivelò formato dagli anelli del pianeta.
Tredici anni dopo, nel luglio del 1623, si videro Giove e Saturno viaggiare insieme in un evento chiamato la “Grande Congiunzione“, circostanza a cui stiamo assistendo in questi giorni e che arriverà alla distanza minima nella notte del 21 dicembre 2020.
La Terra gira intorno al Sole in un anno, Giove impiega 12 anni e Saturno 30. Questo determina che il fenomeno si ripeta ciclicamente ogni 20 anni quando le orbite del nostro pianeta, di Giove e Saturno si allineano durante la notte. Bisogna attendere 60 anni per un’altra Grande Congiunzione, ma nel 2080 sarà meno brillante perché solo fra 794 anni i pianeti si disporranno in modo così ravvicinato.
Alcuni studiosi ritengono che la stella di Betlemme, citata nel Vangelo di Matteo come segno luminoso a guidare i Magi, non fosse una cometa, ma una congiunzione. L’astronomo tedesco Giovanni Keplero (1571–1630) calcolò che nel 7 a.C. ci fu una tripla congiunzione di Giove, Saturno e Marte nella costellazione dei Pesci, avvenimento noto agli antichi astronomi. La rappresentazione di stella cometa risale a Giotto che colpito dal passaggio della cometa di Halley nel 1301 la dipinse nell’Adorazione dei Magi della Cappella degli Scrovegni, a Padova.
Normalmente le migliori condizioni per guardare il cielo si trovano nei luoghi distanti dai centri urbani. Giove e Saturno sono però pianeti giganti e la loro luminosità è percepibile ad occhio nudo anche nelle città, rendendo possibile fotografarli senza difficoltà.
I due soggetti appariranno come punti luce in lontananza, a meno di non usare un telescopio. Limitandoci alla fotografia con cavalletto, è importante pensare ad una composizione inserendo nell’inquadratura un elemento che completi la scena come alberi, tetti, montagne o uno specchio d’acqua. Per la scelta delle focali e la regola del 500 vi consigliamo l’articolo Come fotografare le Perseidi, tenendo conto che i due pianeti saranno particolarmente luminosi con conseguente riduzione dei tempi di esposizione.
Il 21 dicembre, inizio dell’inverno con il solstizio, Giove e Saturno saranno così vicini da sembrare un unico punto. Meglio fotografarli nelle giornate precedenti per avere una sequenza dello spostamento fino ad arrivare al clou per uno scatto storico.
La NASA ricorda agli appassionati di fotografia astronomica che non c’è solo la Grande Congiunzione. Mercoledì 23 dicembre, Venere si abbina alla luminosa stella Antares e nella notte sarà Marte a comparire vicino alla Luna.
Il 24 dicembre il nostro satellite sarà all’apogeo, ossia alla distanza massima dalla Terra, mentre la sera di Natale sarà l’ultima occasione di vedere Giove e Saturno vicini. Nell’attesa di festeggiare la fine del 2020, nella notte di sabato 26/12, Aldebaran appare vicino alla luna.
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Foto di: NASA /Bill Ingalls
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