Presentata la nuova supercar pensata per essere la più bella e completa al mondo.
Il linguaggio stilistico di Gordon Murray è influenzato dal fascino delle auto sportive degli anni ’60, dalle linee pulite e dalle proporzioni perfette, ma non retrò. La priorità si focalizza sul piacere di guida per incarnare l’arte ingegneristica con soluzioni avanzate, molte delle quali derivate dalla lunga carriera del progettista in Formula 1.
Le conoscenze acquisite nella creazione della GMA T.50 sono state applicate alla T.33 ed alla nuova T.33 Spider.
L’aerodinamica della roadster s’incentra sul sistema PBLC (Passive Boundary Layer Control) basato su una canalizzazione intelligente del sottoscocca e da un diffusore posteriore, una combinazione capace di fornire un doppio guadagno di efficienza rispetto ad una supercar convenzionale.
La superficie della vettura non è intaccata da elementi che compromettano l’armonia, a parte un discreto spoiler posteriore con attivazione automatica o gestita dal guidatore.
Murray è famoso per ricercare rendimenti e funzionalità senza paragoni. La Spider vanta il record della leggerezza nella sua categoria grazie alla monoscocca in carbonio iStream® Ultralight che comprende pannelli compositi in fibra di carbonio uniti a parti in alluminio estruso per offrire l’equilibrio ottimale tra elevata rigidità e massa ridotta.
Il V12 di Cosworth GMA, nella sua veste GMA.2, da 3,9 litri pesa solo 178 kg, raggiunge la velocità di 11.100 giri/min producendo 617 CV a 10.250 giri/min. Nessun rivale eguaglia queste cifre (al momento della stesura dell’articolo, ndr) oltre ad essere sorprendentemente docile con il 90% della coppia massima disponibile da 4.500 a 10.500 giri/min per un utilizzo quotidiano.
Il cambio manuale a sei marce H-gate, realizzato dagli specialisti del motorsport britannico Xtrac, pesa solo 82kg ed ha un design senza tempo.
Gli interni sono semplici con materiali scelti per bellezza, tattilità e leggerezza. Non c’è niente di superfluo ed ogni controllo è pensato per ridurre le distrazioni dalla guida, come in tutte le auto GMA.
Le manopole in alluminio sono lavorate con grande cura così come altri particolari, fra cui il contagiri analogico illuminato da 120mm. L’allestimento si distingue dalla coupé per il rivestimento della zona posteriore, tra i due sedili, in tinta con la carrozzeria per dare un elemento di continuità quando si rimuovono i pannelli del tetto e con il lunotto posteriore abbassato.
La copertura del tetto si ripone nel bagagliaio, mentre due vani laterali aumentano lo stivaggio sfruttando ogni spazio per rendere pratica la spider.
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Fotografie: GORDON MURRAY DESIGN
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