TITANIC: IL GEMELLO DIGITALE DEL RELITTO

Titanic relitto scannerizzazione 3D Magellan

Una spedizione ha mappato i resti dell’imbarcazione raccogliendo 16 terabyte di dati con immagini e video ad alta risoluzione.

La nave passeggeri RMS Titanic salpò il 10 aprile del 1912 dal porto di Southampton, città sulla costa meridionale dell’Inghilterra.

Titanic foto storica della nave in navigazione dopo aver lasciato Southampton

Quattro giorni dopo, a circa 375 miglia (600 km) a sud di Terranova alle 23:40 ora della nave, il transatlantico colpì un iceberg iniziando ad imbarcare acqua. Cinque dei suoi 16 compartimenti stagni si allagarono mentre l’equipaggio tentò di salvare più persone possibili, ma le scialuppe erano insufficienti. Ci furono oltre 1.500 morti e solo 710 sopravvissuti (i numeri cambiano a seconda delle fonti fra 705 e 710).

Il 1 settembre 1985 il Titanic venne localizzato sul fondo dell’Oceano Atlantico dalla spedizione guidata dal geologo ed oceanografo statunitense Robert Ballard e dall’oceanografo francese Jean-Louis Michel.

Il relitto era diviso in due con la poppa gravemente danneggiata, mentre la prua si rivelò incredibilmente ben conservata, come testimoniano ancor oggi le immagini. Intorno alla barca sono sparsi frammenti delle varie strutture, arredi ed oggetti personali in un’area di circa 3 miglia

Gemello digitale del Titanic

Per le riprese del film del 1997 con Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, il regista James Cameron girò un filmato, ma la maggior parte delle sequenze fu ricreata con la computer grafica. Il successo al botteghino della storia d’amore fra Rose e Jack commosse il mondo che rivisse sullo schermo la tragedia dell’affondamento. Da allora le immersioni si sono susseguite.

OceanGate Expeditions screenshot dettaglio fabbricante ancora

Lo scorso anno, la società OceanGate Expeditions ha pubblicato il primo video in 8k della nave durante una missione effettuata con un sommergibile con ospiti paganti, ciascuno, 250.000 dollari. La risoluzione mostra il nome del fabbricante dell’ancora Noah Hingley & Sons Ltd, gli argani in bronzo ed una delle caldaie single-ended.

Sempre nel 2022, Magellan ed Atlantic Productions hanno unito le forze per realizzare un gemello digitale scannerizzando il Titanic con i risultati pubblicati da pochi giorni.

Immersione attrezzature da nave d’appoggio di Magellan

Il piò notevole progetto sottomarino di acquisizione 3D è durato sei settimane. Una nave specializzata è stata posizionata a 700km dalla costa del Canada.

La spedizione includeva due sommergibili, chiamati Romeo e Giulietta, impiegati a 3.800 metri, 12.500 piedi, sotto la superficie per registrare ogni millimetro del relitto e dell’intera zona con i segni delle testimonianze.

Magellan ha a disposizione ROV elettrici Argus Worker con una gamma di manipolatori Kraft Predator, Schilling Atlas e T4 che possono essere equipaggiati con attrezzature di dragaggio ed i più recenti sensori di rilevamento sottomarino, posizionamento e mappatura per soddisfare un’ampia varietà di requisiti operativi.

Attrezzature Magellan

Il sito ed il relitto non sono stati toccati o alterati, in conformità con le rigide norme in vigore e nel rispetto dovuto a coloro che hanno perso la vita ricordati con una cerimonia di deposizione di fiori.

L’iniziativa ha portato alla raccolta di 16 terabyte di dati, con 715.000 immagini fisse e riprese video 4k che permettono di vedere persino cappelli, bottiglie ed il numero di serie di un’elica.

Sala comando con schermi dedicati alle riprese in immersione

Dopo 110 anni, l’ispezione virtuale conserverà particolari importanti per ulteriori approfondimenti senza aver provocato danneggiamenti, come capitato in precedenti operazioni di salvataggio.

Fra il 1993 ed il 2000, un’azienda chiamata RMS Titanic ha compiuto una serie intensiva d’immersioni recuperando oltre 4.000 oggetti. Nel 1996 la società tentò di sollevare una sezione della nave. Le corde si ruppero e l’operato causò gravi danni.

Le alterazioni causate dai visitatori unite all’azione del batterio Halomonas titanicae, scoperto a bordo, stanno consumando il ferro dello scafo. La National Oceanic and Atmospheric Administration americana ha stimato che il relitto potrebbe collassare sul fondale entro i prossimi 50 anni, forse prima come documentato al Punto 36 di questo studio.

Molti dubbi rimangono sulle modalità dell’affondamento ed ora si spera che la precisione della scansione fornisca le risposte alle ipotesi da verificare.

 

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Immagini/Screenshot: Magellan & Atlantic Productions – OceanGate Expeditions

4 Commenti

  1. Come con Schettino i problemi sono stati aggravati dalle decisioni del comandante del Titanic che ha perso due ore per salvare le persone.

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