ARKEA ULTIM CHALLENGE: UNA GARA FRA GIGANTI

Momento della partenza nel porto di Brest con i 5 trimarani della classe Ultim partecipanti alla Arkea Ultim Challenge – Brest

Sei maxi-trimarani sono partiti per una sfida, umana e tecnologica, intorno al mondo in solitaria su avanzati multiscafi.

La vela come lezione di vita. Tutti coloro che schivano gli impegni dovrebbero guardare la tenacia dei concorrenti della Challenge marina cominciata domenica 7 gennaio 2024 alle 13:30 dal porto di Brest, sulla costa atlantica della Bretagna, in Francia.

Gareggiare con barche enormi richiede forza fisica e mentale perché il mare non concede tregua e la competizione non ha pause, con gli avversari pronti ad avvantaggiarsi del minimo sbaglio.

Non è da tutti mettersi alla prova in un evento come questo. C’è una bella differenza tra un record in solitaria e una regata contro altre barche, soprattutto su un percorso lungo ed esposto a regioni ostili e deserte, fra cui il grande sud. Confrontarsi con i rivali spesso significa correre maggiori rischi spingendo la propria imbarcazione oltre i limiti che in questo caso può tradursi in ribaltamento o danneggiamenti.

La genesi dell’esclusiva classe Ultim ha incontrato diversi ostacoli, fra cui la crisi economica del periodo 2007-2008.

Classe Ultim

Nel 2013, gli armatori sono riusciti ad organizzarsi per costruire nuovi maxi-trimarani creando un Collettivo Ultim che include Banque Populaire e Sodebo, Nel 2015 si sono definite le caratteristiche di Ultim Class: la lunghezza è bloccata a 32 metri, la larghezza a 23 metri, escludendo così automaticamente la classe MOD 70 e il gigantesco Spindrift, di 40 metri, ex Banque Populaire 5 acquistato dalla famiglia Bertarelli (patron di Alinghi).

La Classe 32/23 annuncia subito un giro mondiale con partenza da Brest nel 2019. L’iniziativa viene però annullata per i numerosi problemi alle barche sorti durante la Route du Rhum Destinazione Guadalupe 2018.

Il 2024 è l’anno buono. Vent’anni di preparazione hanno portato alla nascita di questa corsa unica chiamata ARKEA ULTIM CHALLENGE – Brest.

SODEBO Ultim 3

Sei skipper tenteranno di compiere in solitaria il periplo del mondo da ovest a est, passando per i 3 capi (Buona Speranza, Leeuwin e Horn). Armatori, partner tecnici e commerciali seguiranno i giganti del mare che potranno raggiungere una velocità media di 35 nodi per diverse ore, con prolungati picchi che superano i 45 nodi. Mantenere questi ritmi preservando le barche rappresenta una delle imprese maggiormente faticose.

Actual Ultim 3

Per 40-50 giorni, i velisti saranno soggetti a variazioni estreme delle condizioni meteorologiche e dovranno affrontare vento, onde, mareggiate e ghiaccio. I sistemi anticiclonici, con poco vento e le depressioni che sovente originano forti venti, scandiranno la vita a bordo ed influenzeranno le strategie di traiettoria.

Il percorso è lo stesso della Vendée-Globe, ma i grandi trimarani avranno il diritto di effettuare soste tecniche, svantaggi indispensabili per le barche volanti, talmente veloci da incorrere in danni provocati da piccoli oggetti in acqua.

Percorso Arkea Ultim Challenge – Brest

Tra Brest ed il Capo di Buona Speranza, il percorso prevede il transito da un emisfero all’altro attraverso la Doldrums chiamata anche zona di convergenza intertropicale (ITCZ). L’atmosfera in questa regione mescola masse d’aria calde e umide trasportate dagli alisei frutto degli anticicloni delle Azzorre a nord e quello di Sant’Elena a sud. Questi venti generano un’aria instabile dove bonacce e raffiche tempestose si alternano senza alcuna vera logica, richiedendo già all’inizio attenzione per allontanarsi rapidamente.

Poi arriva la parte più lunga e difficile tentando di approfittare dei fenomeni provenienti da ovest per scivolare tra Buona Speranza e Capo Horn, passando per Capo Leeuwin. La traversata dei due oceani dell’emisfero australe, l’Indiano ed il Pacifico, costituisce i 3/5 del giro del mondo in solitaria. I naviganti devono mantenere la propria traiettoria sottovento pur affrontando una serie di perturbazioni spinte da potenti venti di nord-ovest, fronti di burrasca e venti ghiacciati.

Infine, il passaggio del leggendario Capo Horn segna il ritorno a Brest, con circa 8.000 miglia da percorrere. Gli skipper dovranno ancora una volta fare i conti con l’anticiclone di Sant’Elena, le depressioni tempestose del Brasile, i Doldrums, gli alisei dell’emisfero settentrionale e le potenziali depressioni atlantiche che richiedono concentrazione estrema fino al tanto atteso traguardo nel porto di Brest, puntando all’obiettivo di riuscirci in 45 giorni.

I 6 skipper con nomi barche Arkea Ultim Challenge – Brest

I partecipanti dell’edizione inaugurale sono:

Armel Le Cléach’h (recente vincitore della Transat Jacques Vabre) con Maxi Banque Populaire XI, Anthony Marchand con Actual Ultim 3, Charles Caudrelier con Maxi Edmond de Rothschild, Éric Péron con ADAGIO, Thomas Coville con SODEBO Ultim 3, Tom Laperche con SVR.Lazartigue.

Aggiornamento mappa e classifica Arkea Ultim Challenge – Brest

Dopo pochi giorni, il gruppo dei primi cinque è guidato da Charles Caudrelier (Ultim Maxi Edmond de Rothschild), mentre Éric Péron (Ultim Adagio) al momento della stesura dell’articolo è rimasto indietro a più di 210 miglia.

Potete seguire l’avanzata dei giganti sul sito di Arkea Ultim Challenge – Brest.

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Immagini: ARKEA Alexis Courcoux – snapshot YT Live

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