ASC AWARDS 2022: GREIG FRASER VINCE CON DUNE

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Greig Fraser si aggiudica l’ambito riconoscimento della Società Americana dei Direttori della Fotografia.

Domenica 20 aprile, Debbie Allen ha presentato la serata di gala della 36a edizione degli ASC Awards dalla storica sede a Hollywood.

Greig Fraser Direttore della Fotografia

Una volta su due la scelta dei tecnici anticipa l’Oscar. Nell’attesa di scoprire le decisioni dell’Academy, il lavoro dell’australiano Greig Fraser ASC, ACS nel film Dune si è imposto sui colleghi Bruno DelbonnelAri Wegner ed Haris Zambarloukos.

Katelin Arizmendi, DOP della seconda unità ha ricevuto il premio a nome di Fraser che non ha potuto presenziare all’evento essendo risultato positivo al test Covid. Il vincitore ha inviato un messaggio letto dalla collega dove ha ringraziato e sottolineato il lavoro d’equipe.

Copertina primo volume

La prima parte dell’adattamento cinematografico della saga fantascientifica di Frank Herbert è firmato dal regista Denis Villeneuve che si è avvalso di un team stellare formato da: la scenografa Patrice Vermette, il montatore Joe Walker (entrambi candidati due volte all’Oscar), il due volte premio Oscar Paul Lambert come supervisore degli effetti visivi (VFX), il premio Oscar per gli effetti speciali Gerd Nefzer.

Il titolo prende il nome dal pianeta sabbioso Arrakis, l’unica fonte della sostanza che amplifica le capacità mentali. La terra è stata saccheggiata da stranieri violenti ed il giovane Paul è chiamato ad una missione di riscatto. Si scatena una lotta fra bene e male, ma non vogliamo togliere suspense al racconto.

Dune Timothée Chalamet

Dopo aver lavorato a Rogue One: A Star Wars Story ed a tre episodi di The Mandalorian, Fraser ha dovuto differenziare la fotografia del deserto per mantenere distinte le due identità visive. Una sfida riuscita anche grazie all’alternarsi di scene grandiose ad altre più introspettive con molti primi piani.

Fraser in alcune interviste ha raccontato come sia partito dalla visione del regista sperimentando, in pre-produzione, numerose combinazioni di camere e lenti. Villeneuve aveva indicato una preferenza per il 4:3 volendo un film epico. Sfruttando interamente il sensore dell’Alexa LF si è deciso di girare con aspect ratio 2.39:1 e 1.43 per full screen Imax, ma Dune beneficia di una straordinaria intuizione del DOP.

Il regista era alla ricerca di un look cinematografico che solo la pellicola restituisce, ma durante i test Villeneuve ha realizzato come gli mancassero i dettagli delle alte risoluzioni. Fraser è stato geniale a proporre un doppio passaggio: girare in digitale con un primo veloce grading, trasportare su pellicola e riscannerizzare in digitale per ottenere l’effetto dell’emulsione, non pienamente imitabile in post.

Zendaya con Timothee Chalamet

Il risultato finale deve molto al grading (l’elaborazione emozionale del colore, ndr). Il senior colorist ed associato ASC Dave Cole ha collaborato con Fraser per preparare una LUT in pre-produzione che desaturasse i colori. Nonostante le scene del deserto siano state girate nello spettacolare Wadi Rum, in Giordania e ad Abu Dhabi il cielo non è ciano e le dune non sono del solito giallo dorato. In questo modo si è raggiunto l’obiettivo del regista che voleva togliere romanticismo al paesaggio per catturare la potenza abrasiva della natura del pianeta. Tutto questo ha richiesto un lavoro di adeguamento nei costumi ed ovviamente nelle luci

In Dune si sono usate le Arri Alexa LF 4k ed Alexa Mini LF. Alle prime si sono abbinati gli obiettivi sferici Panavision H per sequenze 1.43, mentre per l’aspect ratio 2.39:1 si sono impiegate le lenti anamorfiche Panavision Ultra Vista 1.65x.  La scorsa settimana, il film si è aggiudicato il BAFTA Film Awards, mentre Il Potere del Cane ha ricevuto il riconoscimento della critica.

 

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