I principi dell’interior design si trasferiscono all’aria aperta per ampliare l’ospitalità.
Recenti report testimoniano una crescita della popolarità delle cucine da esterno, dopo il forte impulso del 2020. Attualmente il focus è sull’esperienza e si apprezza di più stare a casa cucinando in compagnia piuttosto di andare al ristorante.
Le giuste scelte, rapportate alle disponibilità individuali di budget e superfici, permettono di utilizzare le soluzioni durante tutto l’anno, aumentando il valore della proprietà. La domanda di spazi abitativi all’aperto ha coivolto anche il mercato degli affitti, a breve e lungo termine, registrando un numero crescente di persone interessate a questo tipo d’installazioni per vacanze o seconde case.
Vediamo come creare un ambiente di successo con finiture e materiali coordinati. La cucina da esterno può avere dimensioni ridotte, l’importante è che sia funzionale.
In zone di pochi metri quadrati, è pratico ricorrere a: barbecue portatile, tavolo e sedie pieghevoli, elementi componibili, carrellino portavivande.
ALLACCIAMENTI
La cucina da esterno dei propri sogni sale di livello con collegamenti all’impianto idraulico ed elettrico.
Un lavello è molto comodo per lavarsi le mani, senza rientrare in casa, soprattutto dopo aver toccato carne cruda e marinate varie. Le prese elettriche danno l’opportunità di usare diversi apparecchi, installare un piccolo frigo per conservare in sicurezza il cibo nelle calde giornate estive, collegare luci, impianto audio e ricariche USB.
DISPOSIZIONE
Il layout è uno degli aspetti più importanti nella progettazione.
Lo spazio, i mobili e gli elettrodomestici si riferiscono alla disposizione, mentre materiali, finiture, accessori ed illuminazione definiscono l’estetica con la possibilità d’incorporare, nel caso di un giardino, elementi presenti, come siepi, muretti, pergolati, piscina.
Gli schemi più diffusi sono:
- Lineare: ideale per spazi ristretti.
- Con isola: perfetta per ampi spazi per cucinare e socializzare allo stesso tempo.
- A “L”: un ottimo compromesso delle due opzioni precedenti per organizzarsi in ambienti di media grandezza.
- Ad “U” o ferro di cavallo: esalta la convivialità, ma può essere una configurazione problematica da gestire.
E’ importante potersi muovere agevolmente e considerare le singole aree di lavoro: preparazione, cottura, lavaggio, ripari per stoviglie ed accessori per avere a portata di mano utensili di uso comune.
MATERIALI
I materiali sono la scelta cruciale per assicurare robustezza e durata.
- Acciaio Inox di tipo nautico: Ideale grazie all’elevata resistenza alla corrosione ed agli agenti atmosferici. Offre un aspetto moderno, ma risulta un po’ freddo. Generalmente si abbina a parti in legno o si scelgono finiture verniciate a polvere per dare un tocco personale.
- Legno (Teak-Rovere-Bambù): Il teak è noto per la sua resistenza all’acqua ed agli insetti, tanto da essere largamente impiegato nelle imbarcazioni, pur necessitando di trattamenti periodici. Una buona pratica è fare riferimento a legni provenienti da foreste gestite in modo sostenibile.
- Pietra Naturale: granito, ardesia o pietre locali sono durevoli, hanno una resa elegante, hanno bisogno di poca manutenzione, ma specifica.
- Materiali High-Tech: Materiali innovativi, inclusi i polimeri riciclati, capaci di combinare resistenza ed eco-sostenibilità. Sono resistenti all’umidità e, normalmente, non richiedono molta manutenzione.
MOBILI
I mobili sono la componente essenziale da scegliere in base ai propri gusti, ma è meglio che incorporino piedini livellanti per garantire stabilità, evitare l’umidità, permettere una facile pulizia.
I modelli devono avere spazi sufficienti per riporre accessori e sistemare lavello, forno, griglia ed, eventualmente, un piccolo refrigeratore.
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Foto: Brown Jordan – Clive Christian – Gaze Burvill
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