Il 14/3 si celebra il compleanno di Einstein e la giornata del Pi greco che non serve solo negli anni scolastici, ma anche in molti lavori basati sulla tecnologia.
Il primo π-day è stato festeggiato a San Francisco nel 1988 su iniziativa del fisico Larry Shaw che organizzò una processione intorno all’Exploratorium insieme alla moglie e ad un gruppetto di persone dello staff per poi terminare mangiando torte, sfruttando l’identica pronuncia inglese pai per Pi π (lettera) e pie (torta).
La tradizionale sfilata si ripropone ogni anno includendo il compleanno di Albert Einstein, nato il 14/3/1879.
Andiamo per gradi, passatemi la battuta da matematico. Cos’è il π?
Nella geometria piana la sedicesima lettera dell’alfabeto greco indica il rapporto tra la circonferenza di un cerchio ed il suo diametro. La convenzione di usare la lettera “pi”, iniziale della parola perimetro (circonferenza), si deve al matematico inglese William Jones nel 1706, ma fu Eulero nel 1748 a renderla definitiva.
Indipendentemente dalle dimensioni del cerchio, il valore troncato alla seconda cifra decimale è sempre 3,14, ma il pi greco è un numero irrazionale, ossia con un numero infinito di cifre dopo la virgola che non si replicano 3,1415926535897932384626433………………………………………………………………..
Nei paesi anglofoni le date si scrivono mettendo prima il mese e poi il giorno, quindi il 14/3 diventa 3/14, la costante matematica più famosa al mondo.
Nel 2019 Emma Haruka Iwao arrivò a definire 31.4 trilioni di cifre decimali del π con un server Google, ma nel gennaio 2020 Timothy Mullican, analista in cyber security, ha stabilito il nuovo record di 50 trilioni. Se volete potete scaricare il file (http://storage.googleapis.com/pi50t/index.html), ma attenzione perché è di 40 TB.
Mullican si è servito del programma y-cruncher, scritto da Alexander Yee, per specificare diverse costanti matematiche basandosi su input dell’utente. La procedura è stato avviata il 1 aprile del 2019 ed è terminata il 29 gennaio 2020.
Il Pi greco serve anche nei gaming per determinare lo spostamento degli oggetti. Non serve essere Newton, ma avere delle basi di trigonometria perché i videogiochi nascondono un’infinità di triangoli, tri da cui deriva trigonometria, la matematica usata per calcolare i valori dei lati e degli angoli di un triangolo quando siano noti tre dei suoi elementi, di cui almeno una lunghezza. Generalmente s’indicano gli angoli in gradi, da 0 a 360, ma i matematici e gli sviluppatori di software preferiscono i radianti espressi con il Pi greco.
La modernità del Pi Greco si ritrova anche nella gestione dei dati raccolti da dispositivi vari. Le visualizzazioni attraverso grafici elaborati con funzioni tipiche di Python (fra cui NumPy) un linguaggio di programmazione dinamico orientato agli oggetti, evidenziano schemi ricorrenti.
Dai babilonesi all’IoT, il Pi Greco rivela la sua importanza dalla teoria alla pratica, dal livello atomico alle equazioni che tentano di spiegare l’universo come il Principio di Indeterminazione di Heisenberg o l’equazione del campo gravitazionale di Einstein nella teoria della Relatività Generale.
Buon 314!
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Fotografie/grafica: EXPLORATORIUM SAN FRANCISCO – TIMOTHY MULLICAN – ShowTechies
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