LA SCUOLA DELL’OCEANO

Immersione Dalhousie University per Ocean School

Lo scrittore di fantascienza Arthur C. Clarke, famoso per il romanzo 2001: Odissea nello spazio, sosteneva che non fosse corretto chiamare il nostro pianeta Terra, ma che il nome giusto fosse Oceano dato che le acque ricoprono ben il 71% della superficie.

Immersione Dalhousie University per Ocean School

L’isolamento da coronavirus sta producendo diversi tipi di ricadute, fra cui l’insegnamento online. Numerosi enti, in Italia ed all’estero, mettono gratuitamente a disposizione i loro archivi per aiutare i professori a variare le proposte, mantenendo vivo l’interesse degli studenti bloccati a casa. Fra le iniziative, vi segnaliamo un percorso di studio sul web con brevi video di qualità broadcast sull‘habitat marino e relative metodologie di ricerca. Una comunicazione scientifica dal linguaggio chiaro e spettacolare che coinvolge i ragazzi fornendo strumenti adeguati alla prossima generazione di cittadini degli oceani.

L’Università Dalhousie, nella Nuova Scozia in Canada, insieme all’Istituto Ocean Frontier ed all’Ente Nazionale Canadese dei Film, hanno creato l’Ocean School o l’Ecole de l’Océan, un sito bilingue (in inglese e francese) per esplorare i fondali utilizzando Realtà Virtuale e Realtà Aumentata in video a 360°.

Balena VR di Ocean School

La piattaforma è suddivisa in sezioni con attività multimediali su un tema comune, come squalibalenemerluzziallevamento di ostrichetradizioni marine. Ogni video è accompagnato da una riflessione e da una proposta di applicazione gestibile dai professori, ma si possono vedere anche solo come intrattenimento.

Le risorse sono ottimizzate per Google Classroom, ma non è indispensabile perché i filmati si visualizzano normalmente online.

Osservazione delle balene

Ambientazioni a 360° trasportano, virtualmente, fra gli squali mostrando paesaggi sommersi come foreste di alghe kelp o la regione tropicale dell’Isla del Coco, a 550 chilometri al largo del Costa Rica, nell’Oceano Pacifico. L’isola prende nome dalla placca di Cocos ed è stata classificata Patrimonio Naturale dell’Umanità dall’Unesco grazie all’importante diversità biologica.

La lussureggiante vegetazione dell’isola compare nella scena introduttiva di Jurassic Park diventando l’emblema di una natura incontaminata.

Isla del Coco Area di Conservazione Marina

Il Canada investe molto nella preparazione scolastica e nella ricerca. Nei video si vede l’entusiasmo di giovani studenti che imparano a conoscere l’habitat marino, ma anche l’impiego di avanzate tecnologie usate nell’immersione e nel monitoraggio.

ROPOS Canadian Scientific Submersible Facility

Gli inizi di questa particolare attività scientifica risalgono al periodo fra il 1973 ed il 1986, quando il Dipartimento Federale Canadese per la Pesca e gli Oceani aveva a disposizione un sommergibile manovrato da un pilota, a bordo, per supportare gli scienziati. Il primo veicolo a controllo remoto (ROV), Hysub 5000, fu acquistato anni dopo per promuovere l’industria focalizzata sul mare.

Le attrezzature si sono continuamente evolute aumentando la versatilità e l’efficienza. Attualmente il veicolo denominato ROPOS (Remotely Operated Platform Ocean Sciences) è in grado d’immergersi fino a 5.000 metri. Il mezzo misura 3,05 metri di lunghezza. 1,64 metri di larghezza per un’altezza di 2,17 m ed un peso di 3393 kg. Un sistema di telemetria Greensea permette funzionalità di autopilotaggio, mentre due bracci robotici consentono estrema precisione nelle manovre.

Telecamera a bordo ROPOS

La piattaforma è fornita di 2 camere HD, con una fotocamera da 12,1 megapixel ed oltre 3700 watt di luce per catturare straordinarie immagini di dettagli o inquadrature panoramiche. Le foto sono georeferenziate e classificate in un programma pensato per gestire la grande mole di lavoro prodotta da gruppi di scienziati che hanno bisogno di catalogare ogni dato, incluse le registrazioni audio e molte altre informazioni.

Dalla pagina di OceanSchool potete accedere ad una serie di filmati, ad esempio un video a 360° con Realtà Aumentata fa esplorare i fondali in compagnia degli squali, creature che, seppure appartengano alla stessa epoca dei dinosauri, sopravvivono grazie a continui adattamenti.

Un breve video mostra la ricchezza naturalistica dellisola del Cocco, mentre sul sito dell’Università Dalhousie o su YT si trovano i contributi del professor Boris Worm e dei suoi studenti del corso di Biologia per la Conservazione Marina coinvolti in varie missioni.

Se vi è piaciuto l’articolo dedicato ai tour dell’Ermitage, oggi 2 aprile 2020 non perdetevi alle 18.00, ora italiana, sul canale YouTube del Museo il secondo video in italiano da San Pietroburgo dedicato a Venezia “Nella Venezia del Nord, Canaletto, Marieschi e Guardi.”.

 

RIPRODUZIONE RISERVATA – © 2020 SHOWTECHIES

Immagini: CANADIAN SCIENTIFIC SUBMERSIBLE FACILITY ROPOS – OCEAN SCHOOL – WORM LAB DALHOUSIE UNIVERSITY

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