TAMARA DE LEMPICKA: UNA DONNA FRA DISEGNO E PASSIONE

Donna in verde di Tamara de Lempicka

S’inaugura a Torino una mostra dedicata alla pittrice che Gabriele D’Annunzio chiamava la “Donna d’oro”. Una personalità irrequieta che ritrasse con raffinata sensualità i personaggi della sua epoca.

Tamara de Lempicka è un’artista mondana, esteta, decadente ed ironica che meglio di altri incarna lo spirito del periodo a cavallo fra le convenzioni dell’800 ed il fermento dei primi anni del Novecento. La città di Torino ospiterà a Palazzo Chiablese, dal 19 marzo al 30 agosto, una mostra con cento tele suddivise in un percorso tematico: I mondi di TamaraNatura mortaDevozioneRitratti, NudoModa.

Saint Moritz di Tamara de Lempicka

Tamara Górska nasce a Varsavia, in Polonia, il 16 maggio del 1898 in una famiglia dell’alta borghesia. Dopo la morte del padre, accompagna la nonna in un viaggio in Italia, scoprendo la passione per l’arte. In seguito ad alcuni conflitti con la madre, abbandona gli studi in Svizzera per trasferirsi a San Pietroburgo. Nel 1916 si sposa con il giovane avvocato Tadeusz Łempicki con il quale fugge dalla rivoluzione russa rifugiandosi a Copenaghen e poi a Parigi dove lei diventa allieva di André Lhote che le trasmette gli insegnamenti del cubismo e le fa conoscere le opere di Ingres.

Les deux amies di Tamara de Lempicka

Nella capitale francese, la dama del jet-set frequenta ChagallFoujita e Kisling, ma ammira anche SeveriniModigliani e si reca a Firenze per studiare il Pontormo, pittore di grande talento che visse nella prima metà del 1500, tentando di rinnovare gli schemi tradizionali della composizione classica. Per Tamara  “un quadro dev’essere chiaro, pulito come i dipinti italiani del quindicesimo secolo”. Le sue linee disegnano sfondi geometrici, corpi plastici con volumi scultorei dai colori intensi.

Kizette al balcone di Tamara de Lempicka

Nel 1927 vince il primo premio all’Esposizione Internazionale di Bordeaux per il quadro Kizette al balcone. Da quel momento si converte in ritrattista sempre più ricercata dal bel mondo.

Autoritratto di di Tamara de Lempicka

La direttrice della rivista di moda tedesca “Die Dame” la nota mentre guida, a Montecarlo, una Renault gialla e nera, vestita con un maglione dello stesso colore. La giovane Tamara accetta di ritrarsi per la copertina del periodico realizzando una delle sue opere più celebri, l’autoritratto al volante di una Bugatti verde.

Nel 1928 finisce il matrimonio con Tadeusz che la lascia per un’altra donna. Tamara lo raffigura con un’espressione scaltra e non ne completa la mano sinistra, forse a simboleggiare la rottura del legame, dandogli un titolo beffardo: Ritratto d’uomo (incompiuto).

Tadeusz Łempicki di Tamara de Lempicka

Dopo il divorzio, si trasferisce nella lussuosa abitazione-studio in Rue Méchain a Parigi, costruita dal famoso architetto Robert Mallet-Stevens con l’illuminazione firmata da Jean Perzel che diventa luogo d’incontro per principi, ambasciatori ed artisti.

Alla fine degli anni ’30 vive una profonda crisi esistenziale che si riflette nel cambio dei soggetti che passano dai protagonisti della mondanità a persone comuni e sofferenti.

Madre Superiore di Tamara de Lempicka

La donna che aveva conquistato D’Annunzio, passato le notti a discutere nei caffè ed appoggiato Marinetti nell’ideale di rinnovamento futurista, è incapace di affrontare l’astrattismo che si diffonde dopo la seconda guerra mondiale e preferisce esiliarsi dalla scena pittorica a partire dalla metà degli anni ’50.

Il figurinismo della Lempicka è declassato fra le immagini delle riviste di moda per le quali aveva lavorato e per molto tempo è ignorata dai critici d’arte. Nel 1972 i galleristi Françoise e Alain Blondel espongono le sue tele nella Galerie du Luxembourg a Parigi. Il pubblico riscopre una personalità complessa ed i suoi scritti, oltre alle testimonianze della figlia Kizette, tracciano un quadro ben più articolato di quanto si voleva far apparire.

Muore a Cuernavaca, in Messico, nel 1980. Una vita avventurosa che la mostra di Torino permetterà di conoscere attraverso le sue opere.

Informazioni:

Palazzo Chiablese – Piazza San Giovanni, 2 Torino

Sito web: http://www.mostratamara.it – Info line: 011 024 01 13 –

Orari Mostra: Lunedì dalle 14.30 alle 19.30
Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30
Giovedì dalle 9.30 alle 22.30. Da verificare eventuali chiusure e/o cambi di orario.

RIPRODUZIONE RISERVATA – © SHOWTECHIES – Simona Braga

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*