COME FOTOGRAFARE L’AURORA BOREALE

Aurora Boreale NASA Sebastian Saarloos

Dieci consigli per catturare la magia dello spettacolo di luci più ricercato dagli appassionati di skywatching.

Galileo Galilei fu il primo ad usare l’espressione “aurora boreale”, nel 1619, in onore dI Aurora, dea romana dell’alba e di Borea, il dio greco del vento del nord.

L’aurora boreale è formata da onde di luci danzanti originate da particelle cariche provenienti dal sole trascinate nell’atmosfera dal campo magnetico terrestre che fortunatamente ne respinge la maggior parte reindirizzandole verso i poli, trasformando il fenomeno in uno dei soggetti più suggestivi per i fotografi di tutto il mondo.

Uno show luci a 100km sopra le nostre teste con i colori che cambiano a seconda delle molecole dell’atmosfera, dal rosso al verde prodotti dall’ossigeno al blu e magenta provocati dall’azoto.

Vediamo alcuni consigli per riuscire a rendere in uno scatto il ballo della “signora verde”.

Quando e dove

Tutta la Norvegia settentrionale e la Finlandia, in particolare Nuorgam, offrono le migliori opportunità. Non esistono dati certi, ma periodi in cui le possibilità di avvistamento sono frequenti e questo capita dal tardo autunno ad inizio primavera, fra le 18.00 e l’1.00 di notte. La stagione invernale, in particolare dicembre, è il periodo più buio.

Siti specializzati ed app segnalano i momenti di maggiore attività solare e le condizioni meteo per permettere di non mancare l’appuntamento. Per la Norveglia, potete scaricate l’app NorvegiaLights per iOS e per Android.

Viaggio

Esistono agenzie che prevedono escursioni pensate per vedere l’aurora rendendo l’esperienza ancora più avventurosa con diversi mezzi di trasporto, come ciaspole, slitte trainate da cani, motoslitte, mini crociere. Tutti elementi da prendere in considerazione per l’attrezzatura e l’abbigliamento.

In ogni caso è preferibile stare in gruppo e con una guida locale che faciliterà gli spostamenti in sicurezza. Controllate sempre il tempo e non rischiate in caso di previsioni di bufere di neve.

Se si vuole vedere l’aurora dal mare, prenotate il battello Hurtigruten che naviga direttamente sotto l’ovale aurorale e segnala l’evento a qualsiasi ora per non farvelo perdere.

Abbigliamento

Armatevi di pazienza e vestitevi a strati optando per tessuti high-tech e lana, evitando il cotone. Calze di lana, pantaloni foderati, maglione di lana, sciarpa, cappello, guanti ed adeguate scarpe invernali impermeabili comode, di una o due misure superiori del previsto per infilare due paia di calze (normali a contatto con il piede e spesse per il secondo paio). Consiglio: nei paesi nordici è scortese entrare nelle case con le calzature usate all’esterno. Ricordatevi d’indossare calze senza buchi😜.

Attrezzature

È importante considerare le restrizioni nei movimenti con la neve, ghiaccio e temperature invernali. Oltre all’abbigliamento, portatevi bevande calde, cioccolato, barrette proteiche, zaino e protezioni impermeabili per voi e la foto/video-camera (tipo sacchetti trasparenti da fissare con elastici al corpo macchina e all’obiettivo).

Aurora Boreale da Tromso

Inquadratura

Meglio allontanarsi dalle luci delle città che però possono essere riprese in lontananza. La guida locale saprà sicuramente consigliare i migliori punti panoramici della zona.

Non fate che l’aurora boreale sia l’unico soggetto. Aggiungete un riferimento ambientale, come per l’astrofotografia, per rendere la composizione interessante con alberi, montagne, neve, un fiordo, una fattoria. Se ci sono animali, assicuratevi che lo scatto sia silenzioso per non disturbarli e provocarne il movimento.

Obiettivi

Utilizzate obiettivi grandangolari con lunghezza focale fra 14 e 20 mm e luminosi. Per scoprire cosa esprimono i valori f/stop e capire la profondità di campo, vi suggeriamo questo articolo.

Impostazioni manuali

La luce è mutevole e richiede riflessi pronti e scelte ad hoc. Disattivate gli automatismi ed il flash scegliendo le impostazioni manuali.

Aurora Boreale da Snowhotel di Kirkenes

ISO, tempo e diaframma

L’aurora boreale può muoversi lentamente o rapidamente e bisogna aver confidenza con il proprio apparecchio per cambiare i settaggi velocemente.

E’ sempre difficile dare consigli generici perché esistono numerose fotocamere ed obiettivi e molti preferiscono gli smartphone di ultima generazione, anche se per il momento le fotocamere assicurano rese migliori e più dettagliate.  Partiamo quindi da range medi da modificare.

ISO: da 800 fino a 3200 a seconda della luminosità e della velocità del fenomeno

Diaframma: f/1.4 – f/1.6 – f/1.8

Tempi: tutto dipende dalla luminosità della scena e dall’intensità dei colori. Allungando i tempi si otterranno ampi effetti onda, a volte molto suggestivi. Partite da 8 secondi e se il buio è profondo raddoppiate i tempi o l’ISO. Una luna brillante dona una luce diffusa facilitandovi il compito, ma se volete rendere al meglio anche il nostro satellite è consigliabile una doppia esposizione con uno scatto riservato solo alla luna.

Tips & Tricks: alcune fotocamere prevedono la funzione di scattare immagini multiple shiftando automaticamente l’esposizione da più scura a più chiara (bracketing). In certi modelli potete impostare gli step a +0.3 EV o a +0.7 EV oltre al bilanciamento del bianco.

Non fate tutti gli scatti in questa maniera altrimenti scaricate la batteria e riempite la scheda di memoria, ma sfruttate l’aiuto in situazioni particolarmente contrastate o buie.

Treppiede

Con le impostazioni manuali e per limitare il rumore, è possibile allungare i tempi di esposizione, ma bisogna tenere la macchina ferma, quindi un treppiede è un elemento essenziale. Posizionate bene il sostegno al suolo o sulla neve e se volete evitare le vibrazioni dello scatto potete usare l’autoscatto (con il ritardo minimo, generalmente di 2 secondi, per non perdere l’attimo) oppure un telecomando esterno o il controllo remoto da smartphone.

Accessori

Almeno due capienti schede di memoria, soprattutto se decidete di registrare anche video e 2 o 3 batterie dato che con il freddo si scaricano più velocemente.

 

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Immagini: NASA Sebastian Saarloos – Snowhotel di Kirkenes – Tromsø

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