LAMPO RADIO VELOCE A 8 MILIARDI DI ANNI LUCE

Lampo Radio Veloce FRB 20220610A
Rappresentazione artistica (non in scala) del percorso del lampo radio veloce FRB 20220610A, dalla galassia da cui ha avuto origine fino alla Terra, in uno dei bracci a spirale della Via Lattea.

Un’equipe internazionale ha individuato un’esplosione di onde radio cosmiche della durata di meno di un millisecondo, ma una delle più energetiche mai osservate che ha rilasciato l’equivalente di 30 anni delle emissioni del nostro sole.

Un lampo radio veloce (FRB dall’inglese Fast Radio Burst) distante è fondamentale per misurare con precisione la materia mancante dell’universo, come dimostrato nel 2020 dall’astronomo australiano Jean-Pierre Macquart nella relazione che prende il suo nome in cui si dice che quanto più lontano è un lampo radio veloce, tanto più gas diffuso riesce a rivelare tra le galassie.

Il 19 ottobre 2023, su Nature, è stata pubblicata la scoperta dell’esplosione, chiamata FRB 20220610A, effettuata nel giugno dello scorso anno dal radiotelescopio ASKAP che ha superato del 50% il precedente record di distanza stabilito dallo stesso gruppo.

Il radiotelescopio ASKAP del CSIRO, l’Agenzia Scientifica Nazionale Australiana, è situato a Wajarri Yamaji, nell’Australia occidentale, a circa 800 km a nord di Perth. ASKAP utilizza una tecnologia innovativa per raggiungere una velocità di rilevamento estremamente elevata, rendendolo uno dei migliori strumenti al mondo per mappare il cielo alle lunghezze d’onda radio.

ASKAP antenna parabolica nel deserto australiano

L’array è composto da 36 antenne paraboliche, ciascuna di 12 metri di diametro e dotata di un’alimentazione Phased Array (PAF) che forma 36 fasci primari a doppia polarizzazione, conferendo al telescopio un ampio campo visivo e la capacità di rilevamento rapido grazie a sistemi di elaborazione digitale ad alta velocità e strutture HPC (High-Performance Computing) presso il Pawsey Supercomputing Research Center di Perth.

Stuart Ryder, astronomo della Macquarie University in Australia e co-autore principale dello studio, ha dichiarato come la serie di parabole di ASKAP abbia permesso di determinare con precisione da dove provenisse l’esplosione, mentre si è usato il Very Large Telescope dell’ESO, in Cile, per cercare la galassia d’origine del lampo scoprendo che è più antica e più lontana di qualsiasi altra sorgente di FRB trovata fino ad oggi, probabilmente all’interno di un piccolo gruppo di galassie in fusione.

Ryan Shannon, professore alla Swinburne University Technology in Australia e co-autore dello studio, ha spiegato come gli attuali metodi di stima della massa dell’universo diano risposte contrastanti, sfidando il modello standard della cosmologia. “Se contiamo la quantità di materia normale nell’universo, gli atomi di cui siamo tutti composti, scopriamo che manca più della metà di ciò che dovrebbe esserci oggi, L’ipotesi è che la materia mancante si nasconda nello spazio tra le galassie, ma potrebbe essere così calda e diffusa che è impossibile vederla impiegando tecniche tradizionali.

I lampi radio veloci percepiscono questo materiale ionizzato, vedendo tutti gli elettroni anche nello spazio quasi perfettamente vuoto e questo ci consente di misurare cosa c’è tra le galassie”.

Non si conoscono ancora le cause di queste massicce esplosioni di energia, ma l’osservazione dimostra come siano eventi comuni.

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Immagini: ASKAP – ESO/M. Kornmesser

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