PIANO DELTA: COME PROTEGGERSI DAL MARE

Dighe del Piano Delta in Olanda

Quasi un terzo dell’Olanda si trova sotto il livello del mare, ma gli abitanti convivono con l’acqua grazie a maestosi sbarramenti che riparano gli insediamenti umani, flora e fauna.

Nella notte fra il 31 gennaio ed il 1° febbraio 1953, una tempesta sul Mare del Nord causò una terribile inondazione che colpì le coste scozzesi, inglesi, olandesi, danesi, belghe e francesi. I maggiori disastri furono registrati nel sud dell’Olanda con 1.836 morti (alcuni siti riportano 1.835), oltre 30.000 capi di bestiame affogati, terreni sommersi, case distrutte per danni stimati pari ad un miliardo di fiorini.

Per evitare il ripetersi di una tale tragedia, si avviò il progetto di un sistema di barriere composto da 13 strutture per difendere le zone più depresse del delta del Reno, della Mosa e della Schelda.

Sbarramento Oosterscheldekering

La parte probabilmente più impressionante è costituita dallo sbarramento Oosterscheldekering (diga della Schelda orientale). Lunga 8 chilometri è in grado d’isolare l’intera area in soli 75 minuti grazie a 62 enormi paratie scorrevoli che normalmente rimangono aperte per consentire la sopravvivenza della flora e della fauna marine.

Il piano originario prevedeva una diga chiusa, ma i pescatori e molti studiosi si opposero per impedire l’impoverimento delle risorse naturali dato che l’acqua verso la terra sarebbe diventata dolce. Nel 1976 si trovò una soluzione con 62 aperture larghe 40 metri ognuna. Il 4 ottobre del 1986, la Regina Beatrice inaugurò quella che è considerata una delle 7 meraviglie del mondo moderno.

L’opera d’ingegneria idraulica merita una visita. Il luogo migliore è l’isola artificiale di Neeltje Jans da dove si vedono le chiuse da vicino.

La barriera Maeslantkering racchiude l’ultimo tratto del Piano Delta, nell’Olanda meridionale. Questa parte è caratterizzata da grandi “bracci” costituiti da pontoni galleggianti che possono essere inondati d’acqua per farli affondare a difesa di regioni densamente abitate.

I dintorni del Piano Delta sono una popolare meta turistica che rendono famosa la provincia della Zelanda, fra cui le cittadine storiche di DordrechtMiddelburg e Zierikzee, senza scordare il Parco Nazionale De Biesbosch, un bacino d’acqua dolce con dune di sabbia, prati e lingue d’acqua. Soprattutto in primavera ed in estate, la zona diventa un ritrovo abituale per gli appassionati di birdwatching, ma si possono osservare anche molti castori ed aquile di mare, pesci cartilaginei con le ali.

Il Watersnoodmuseum è dedicato all’alluvione del 1953 a ricordo di quanto sia importante difendersi dall’acqua nei Paesi Bassi. La sede dell’edificio è ricavata in quattro cassoni Phoenix di cemento armato.

L’attuale innalzamento delle acque, conseguenza del cambio climatico, è fonte di preoccupazione e si stanno studiando differenti proposte per un piano a lungo raggio (2100) che ottimizzi il rapporto costo/benefici per persone e risorse ambientali.

 

RIPRODUZIONE RISERVATA – ©2019 SHOWTECHIES

Immagini di: HOLLAND.COM – Wikipedia

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