ROCK ON OSCAR 2019

Oscar 2019 Brian May e Adam Lambert

Bohemian Rhapsody vince 4 Oscar e per l’emozione Rami Malek cade dal palco, Roma decreta la vittoria del messicano Alfonso Cuarón come regia e fotografia, mentre Green Book è riconosciuto miglior film.

La 91° edizione degli Academy Award è iniziata sulle note di We Will Rock You con Brian May e Roger Taylor sul palco, ai quali si è unito Adam Lambert, in un’esibizione che ha scatenato la platea in piedi per cantare e ballare.

Brian May e Adam Lambert

La cerimonia non patisce la mancanza di un presentatore, anche se molti scommettevano in un colpo di scena con Whoopi Goldberg a far da anfitrione. L’Academy si è però ricreduta sulla trasmissione in diretta di tutti gli Oscar. Due settimane fa si era registrata una levata di scudi contro l’annuncio di mandare la pubblicità durante la consegna dei premi alla miglior fotografia, al montaggio, al trucco ed acconciatura, al cortometraggio live.

Alfonso Cuarón, candidato e plurivincitore con Roma, aveva scritto un polemico Tweet in cui faceva notare come la statuetta fosse andata a capolavori senza sonoro, senza colore, senza attori e persino senza una storia, ma che nessun film potesse esistere senza la CINEMAtography ed il montaggio, enfatizzando come la stessa parola in inglese che definisce la fotografia nelle riprese incorpori cinema come ragion d’essere.

Domenica 24 febbraio, gli appassionati di film in tutto il mondo hanno così vissuto interamente l’emozione di una notte famosa per il glamour, l’incontenibile gioia dei premiati e la diplomatica tristezza di chi fallisce l’obiettivo, come nel caso di Glenn Close, nominata ben 7 volte a vuoto, Christian Bale e Viggo Mortensen. Quest’ultimo, interprete di Green Book insieme a Mahershala Ali vincitore come attore non protagonista, ha ricevuto il tributo del regista che nel ritirare l’Oscar come miglior pellicola ha riconosciuto che senza Mortensen non ci sarebbe stato il film.

Rami Malek e Lucy Boynton al Dolby Theatre 2019

Un entusiasta Rami Malek, miglior attore nella parte di Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody, dopo il rituale ringraziamento con dedica alla fidanzata in platea, l’attrice Lucy Boynton, conosciuta durante il rodaggio del film sui Queen, si è allontanato con troppa foga cadendo fuori dal palco. Prontamente aiutato a rialzarsi e dopo un rapido controllo medico, Malek ha recuperato il posto in sala.

Il trionfo di Roma apre inaspettatamente le porte a Netflix. Dopo la netta presa di posizione del Festival di Cannes e di Steven Spielberg, sembrava impossibile che un servizio in streaming si affermasse come primo distributore al pubblico di una produzione cinematografica in anticipo rispetto all’uscita nelle sale. Qualche giornale parla addirittura di golpe per segnalare la crescente potenza di Netflix grazie al successo di serie televisive come House of cards. Gli Oscar sono un sigillo di qualità che consacrano il mezzo tecnico delle piattaforme on demand come evoluzione nella fruizione.

E dopo i protagonisti in carne ed ossa, vediamo quali sono le camere usate nelle produzioni vincitrici.
Green Book è stato girato con Arri Alexa Mini (utilizzata anche in A Star is Born) con obiettivi Leica Summilux-C, Roma con Arri Alexa 65 e lenti Prime 65; sempre Arri in Bohemian Rhapsody con le Alexa 65/SXT ed Arriflex 35 BL obiettivi Hasselblad Prima DNA e Cooke Speed Pancho.

Miglior film

Oscar icon Green Book regia di Peter Farrelly, sceneggiatura di Nick Vallelonga, Brian Hayes Currie, Peter Farrelly

Migliore regia

Oscar icon Alfonso Cuarón – Roma

Migliore fotografia

Oscar icon Alfonso Cuarón – Roma

Migliore attore protagonista

Oscar icon Rami Malek – Bohemian Rhapsody

Migliore attrice protagonista

Oscar icon Olivia Colman – La favorita 

Migliore attore non protagonista

Oscar icon Mahershala Ali – Green Book 

Migliore attrice non protagonista

Oscar icon Regina King – Se la strada potesse parlare  

Migliore sceneggiatura originale

Oscar icon Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly – Green Book  

Migliore sceneggiatura non originale

Oscar icon Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott e Spike Lee – BlacKkKlansman 

Miglior film straniero

Oscar icon Roma – regia di Alfonso Cuarón (Messico)  

Miglior film d’animazione

Oscar icon Spider-Man – Un nuovo universo – Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, Phil Lord e Christopher Miller

Migliore scenografia

Oscar icon Hannah Beachler e Jay Hart – Black Panther 

Miglior montaggio

Oscar icon John Ottman – Bohemian Rhapsody 

Migliore colonna sonora

Oscar icon Ludwig Göransson – Black Panther 

Migliore canzone

Oscar icon Shallow – musica e testi di Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt – A Star Is Born

Migliori effetti visivi

Oscar icon Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles e J. D. Schwalm – First Man – Il primo uomo  

Miglior sonoro

Oscar icon Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali – Bohemian Rhapsody 

Miglior montaggio sonoro

Oscar icon John Warhurst e Nina Hartstone – Bohemian Rhapsody 

Migliori costumi

Oscar icon Ruth Carter – Black Panther 

Miglior trucco e acconciatura

Oscar icon Greg Cannom, Kate Biscoe e Patricia DeHaney – Vice – L’uomo nell’ombra  

Miglior documentario

Oscar icon Free Solo – Elizabeth Chai Vasarhelyi, Jimmy Chin, Evan Hayes e Shannon Dill 

Miglior cortometraggio documentario

Oscar icon Period. End of Sentence – regia di Rayka Zehtabchi 

Miglior cortometraggio

Oscar icon Skin – regia di Guy Nattiv e Jaime Ray Newman 

Miglior cortometraggio d’animazione

Oscar icon Bao – regia di Domee Shi e Becky Neiman-Cobb

 

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Snapshot from live: ACADEMY OF MOTION PICTURE ARTS AND SCIENCES –

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