Bohemian Rhapsody vince 4 Oscar e per l’emozione Rami Malek cade dal palco, Roma decreta la vittoria del messicano Alfonso Cuarón come regia e fotografia, mentre Green Book è riconosciuto miglior film.
La 91° edizione degli Academy Award è iniziata sulle note di We Will Rock You con Brian May e Roger Taylor sul palco, ai quali si è unito Adam Lambert, in un’esibizione che ha scatenato la platea in piedi per cantare e ballare.
La cerimonia non patisce la mancanza di un presentatore, anche se molti scommettevano in un colpo di scena con Whoopi Goldberg a far da anfitrione. L’Academy si è però ricreduta sulla trasmissione in diretta di tutti gli Oscar. Due settimane fa si era registrata una levata di scudi contro l’annuncio di mandare la pubblicità durante la consegna dei premi alla miglior fotografia, al montaggio, al trucco ed acconciatura, al cortometraggio live.
Alfonso Cuarón, candidato e plurivincitore con Roma, aveva scritto un polemico Tweet in cui faceva notare come la statuetta fosse andata a capolavori senza sonoro, senza colore, senza attori e persino senza una storia, ma che nessun film potesse esistere senza la CINEMAtography ed il montaggio, enfatizzando come la stessa parola in inglese che definisce la fotografia nelle riprese incorpori cinema come ragion d’essere.
Domenica 24 febbraio, gli appassionati di film in tutto il mondo hanno così vissuto interamente l’emozione di una notte famosa per il glamour, l’incontenibile gioia dei premiati e la diplomatica tristezza di chi fallisce l’obiettivo, come nel caso di Glenn Close, nominata ben 7 volte a vuoto, Christian Bale e Viggo Mortensen. Quest’ultimo, interprete di Green Book insieme a Mahershala Ali vincitore come attore non protagonista, ha ricevuto il tributo del regista che nel ritirare l’Oscar come miglior pellicola ha riconosciuto che senza Mortensen non ci sarebbe stato il film.
Un entusiasta Rami Malek, miglior attore nella parte di Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody, dopo il rituale ringraziamento con dedica alla fidanzata in platea, l’attrice Lucy Boynton, conosciuta durante il rodaggio del film sui Queen, si è allontanato con troppa foga cadendo fuori dal palco. Prontamente aiutato a rialzarsi e dopo un rapido controllo medico, Malek ha recuperato il posto in sala.
Il trionfo di Roma apre inaspettatamente le porte a Netflix. Dopo la netta presa di posizione del Festival di Cannes e di Steven Spielberg, sembrava impossibile che un servizio in streaming si affermasse come primo distributore al pubblico di una produzione cinematografica in anticipo rispetto all’uscita nelle sale. Qualche giornale parla addirittura di golpe per segnalare la crescente potenza di Netflix grazie al successo di serie televisive come House of cards. Gli Oscar sono un sigillo di qualità che consacrano il mezzo tecnico delle piattaforme on demand come evoluzione nella fruizione.
E dopo i protagonisti in carne ed ossa, vediamo quali sono le camere usate nelle produzioni vincitrici.
Green Book è stato girato con Arri Alexa Mini (utilizzata anche in A Star is Born) con obiettivi Leica Summilux-C, Roma con Arri Alexa 65 e lenti Prime 65; sempre Arri in Bohemian Rhapsody con le Alexa 65/SXT ed Arriflex 35 BL obiettivi Hasselblad Prima DNA e Cooke Speed Pancho.
Miglior film
Green Book regia di Peter Farrelly, sceneggiatura di Nick Vallelonga, Brian Hayes Currie, Peter Farrelly |
Migliore regia
Alfonso Cuarón – Roma |
Migliore fotografia
Alfonso Cuarón – Roma |
Migliore attore protagonista
Rami Malek – Bohemian Rhapsody |
Migliore attrice protagonista
Olivia Colman – La favorita |
Migliore attore non protagonista
Mahershala Ali – Green Book |
Migliore attrice non protagonista
Regina King – Se la strada potesse parlare |
Migliore sceneggiatura originale
Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly – Green Book |
Migliore sceneggiatura non originale
Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott e Spike Lee – BlacKkKlansman |
Miglior film straniero
Roma – regia di Alfonso Cuarón (Messico) |
Miglior film d’animazione
Spider-Man – Un nuovo universo – Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, Phil Lord e Christopher Miller |
Migliore scenografia
Hannah Beachler e Jay Hart – Black Panther |
Miglior montaggio
John Ottman – Bohemian Rhapsody |
Migliore colonna sonora
Ludwig Göransson – Black Panther |
Migliore canzone
Shallow – musica e testi di Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt – A Star Is Born |
Migliori effetti visivi
Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles e J. D. Schwalm – First Man – Il primo uomo |
Miglior sonoro
Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali – Bohemian Rhapsody |
Miglior montaggio sonoro
John Warhurst e Nina Hartstone – Bohemian Rhapsody |
Migliori costumi
Ruth Carter – Black Panther |
Miglior trucco e acconciatura
Greg Cannom, Kate Biscoe e Patricia DeHaney – Vice – L’uomo nell’ombra |
Miglior documentario
Free Solo – Elizabeth Chai Vasarhelyi, Jimmy Chin, Evan Hayes e Shannon Dill |
Miglior cortometraggio documentario
Period. End of Sentence – regia di Rayka Zehtabchi |
Miglior cortometraggio
Skin – regia di Guy Nattiv e Jaime Ray Newman |
Miglior cortometraggio d’animazione
Bao – regia di Domee Shi e Becky Neiman-Cobb |
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Snapshot from live: ACADEMY OF MOTION PICTURE ARTS AND SCIENCES –
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