La NASA ha ideato un’applicazione che permette di diventare piloti del Boing Starliner o della navicella SpaceX Crew Dragon, scegliere l’equipaggio adatto all’incarico da compiere e simulare l’aggancio alla Stazione Spaziale Internazionale.
Da oltre 20 anni la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) opera come laboratorio, osservatorio ed industria in orbita intorno alla Terra. La parte russa è gestita dalla Roscosmos, mentre il segmento americano è controllato dalla NASA e dai suoi partner internazionali, fra cui l’ESA.
La NASA investe fra i 3 ed i 4 bilioni di dollari annuali per il funzionamento dell’ISS. Dalla fine del programma dello Shuttle, nel 2011, il veicolo russo Soyuz è l’unico mezzo di collegamento.
Nel 2010 si è avviato il progetto di affidare il trasporto degli astronauti statunitensi a compagnie private. Le aziende Boeing e SpaceX hanno ricevuto l’incarico e milioni di investimenti per portare almeno 48 persone entro il 2024, ma il rapporto dell’Office of Inspector General (OIG), datato 14/11/2019, denuncia che la fase attuale ha un grave ritardo rispetto a quanto previsto. Il documento valuta anche negativamente l’avvenuto pagamento di ulteriori 287,2 milioni di dollari alla Boeing.
Le criticità tecniche si concentrano su: paracaduti, propulsione e l’abort system del lancio, problemi da risolvere prima dell’approvazione al volo con un rinvio che si spera non vada oltre l’estate del 2020.
Nell’attesa che vengano ultimati i test, la NASA ha progettato Ride to Station, una app interattiva che riproduce la complessità delle numerose attività di cui tener conto in una missione spaziale. I giocatori hanno tre livelli di difficoltà per simulare diversi scenari fino all’aggancio all’ISS.
Il programma comincia con la scelta della navicella fra Boeing/CST-100 Starliner o SpaceX/Crew Dragon prevedendo che nel viaggio di ritorno verso la Terra la prima si poserà su un terreno attutendo l’impatto con paracaduti ed airbag, mentre la seconda è attesa in mare, nell’Oceano Atlantico di fronte alla Florida o nel Golfo del Messico. Entrambe hanno una capienza per 7 persone.
Il passo successivo è dedicarsi ad una missione fra le opzioni disponibili, fra cui posizionare microsatelliti con braccio robotico, analizzare dati meteo, turnover del personale a bordo dopo sei mesi di permanenza nello spazio, riparazione dei pannelli solari dell’ISS, mantenimento delle attrezzature esterne, esperimenti chimici, studio della biologia in microgravità, coltivazione delle piante, gestione della comunicazione in situazione critiche.
Data l’attività, bisogna selezionare l’equipaggio fra gli astronauti del programma spaziale americano, identificare le principali componenti del razzo, vivere l’esperienza del lancio e dell’aggancio.
Dopo il countdown, si vedono le varie fasi del razzo per poi arrivare al rendez-vous con la ISS che è in orbita a circa 400km dal nostro pianeta. Entrambi i mezzi sono in grado di effettuare in automatico il docking, ma la parte divertente è gestire le manovre in modo manuale controllando i dati relativi all’allineamento verticale e orizzontale, la velocità, la distanza.
Il gioco è coinvolgente e sarebbe utile da usare anche nelle scuole grazie ai diversi spunti di approfondimento che offre. Indipendentemente dalla missione, l’applicazione insegna ai ragazzi il metodo adottato dal team NASA di Engineering Design Process. Ogni step richiede domande per analizzare il compito, immaginazione, pianificazione, creazione della soluzione, verifica e miglioramento.
Se il programma è giocato in classe aiuta a comprendere l’importanza di lavorare in squadra valorizzando differenti capacità tecniche per risolvere problemi. La comunicazione è essenziale, accelera la trasmissione della conoscenza incentivando la collaborazione e le iniziative dei singoli che possono essere condivise e discusse all’interno del gruppo di studenti.
L’app è disponibile per iOS ed online.
RIPRODUZIONE RISERVATA – ©2019 SHOWTECHIES
Foto di: NASA
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