UN MEGA IMPIANTO BASATO SULL’OCEANO PER RIMUOVERE LA CO2

UCLA ed Equatic impianto per assorbire e trasformare CO2 dall’aria trasformandola in idrogeno verde

UCLA ed Equatic realizzeranno, a Singapore, una delle maggiori strutture al mondo per assorbire 3.650 tonnellate all’anno di anidride carbonica atmosferica utilizzando l’acqua di mare, producendo allo stesso tempo 105 tonnellate d’idrogeno verde.   

Numerosi esperti concordano sul fatto che per fermare il cambiamento climatico ed il conseguente fenomeno di riscaldamento globale sia necessario rimuovere l’anidride carbonica ed altri gas serra dall’atmosfera. Le attuali strategie sembrano però non essere adeguate.

Equatic è una start-up formata da ingegneri e scienziati che hanno ideato un processo elettrolitico basato sulla portata degli oceani.

Gaurav N. Sant e Dante Simonetti

La società è stata fondata da Gaurav N. Sant e da Dante Simonetti, rispettivamente direttore dell’Istituto per la gestione del carbonio (ICM) e professore associato d’ingegneria chimica e biomolecolare presso l’Università della California (UCLA).

Precedentemente nota come Project SeaChange, la tecnologia Equatic accelera ed espande la capacità naturale dell’oceano di assorbire l’anidride carbonica.

Invece di essere catturata direttamente dall’aria, la CO2 è estratta dall’acqua di mare aumentandone la capacità d’incorporamento. In pratica si tratta il mare come una spugna strizzando l’anidride carbonica già assorbita per consentire di assorbirne dell’altra dall’atmosfera.

Grafica che illustra la rimozione elettrolitica del biossido di carbonio (CDR) di Equatic.

Il procedimento consiste nel far passare una corrente elettrica nell’acqua (elettrolisi) e quindi incanalare l’aria attraverso l’acqua di mare trattata. Questi passaggi intrappolano la CO2 nei minerali solidi e nelle sostanze disciolte che si trovano naturalmente negli oceani, garantendone l’immagazzinamento in modo sicuro per oltre 100.000 anni. Equatic impiega le rocce per neutralizzare l’acqua trasformata e preservare la composizione chimica originaria dell’oceano.

Il metodo è stato delineato in un articolo pubblicato il 12 gennaio 2021 su ACS Sustainable Chemistry & Engineering.

In soli due anni la scoperta ha confermato le grandi potenzialità di sfruttamento tanto da essere segnalata dalla prestigiosa rivista Time come una delle principali invenzioni del 2023.

Dopo il successo della messa in funzione di due progetti pilota a Los Angeles e Singapore, l’UCLA e la sua start-up si stanno preparando ad avviare un impianto da 20 milioni di dollari supportato dall’Ente Nazionale per l’Acqua di Singapore e dalla Fondazione Nazionale per la Ricerca (NRF) della città-Stato asiatica, insieme al contributo dell’Istituto per la gestione del carbonio (ICM).

Contenitori all’interno impianto di trasformazione CO2 Equatic

Equatic-1 sarà costruito in due fasi. A marzo 2024 comincerà la prima parte pensata per eliminare 1 tonnellata di CO2 al giorno entro la fine del 2024. Nel 2025 saranno installati nove moduli aggiuntivi.

Tutti e 10 i componenti riusciranno a rimuovere 10 tonnellate di CO2 al giorno dall’acqua di mare e dall’atmosfera, 100 volte di più della quantità del progetto pilota.

La tecnologia pionieristica potrebbe consentire di rimuovere ed immagazzinare durevolmente i gas serra producendo contemporaneamente quasi 300 chilogrammi d’idrogeno, negativo al carbonio, al giorno.

Quando si saranno raggiunti gli obiettivi, Equatic scalerà e commercializzerà le risorse a livello globale.

 

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Immagini/Grafica: UCLA/EQUATIC

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